Dom. Set 15th, 2024

Paola – Ancora una giornata di violenza nel carcere di Paola, che continua a essere teatro di frequenti aggressioni contro il personale di Polizia Penitenziaria. Ieri l’ultimo episodio ha visto un detenuto attaccare un agente e un altro detenuto intervenire in difesa del poliziotto, solo per essere successivamente aggredito dai suoi compagni di cella.

Secondo quanto riferito da Salvatore Panaro, vicesegretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), l’aggressione è avvenuta durante l’apertura di una cella. Un detenuto, apparentemente affetto da disturbi psichiatrici, ha improvvisamente attaccato un agente, afferrandolo per il collo e spingendolo per diversi metri. Fortunatamente, un altro detenuto è intervenuto per soccorrere l’agente, aiutandolo a sfuggire all’aggressione.

Panaro ha sottolineato la gravità della situazione e ha chiesto che i detenuti violenti vengano trasferiti fuori regione per evitare che continuino a commettere reati in carcere. “È giunto il momento di dire basta al finto buonismo,” ha dichiarato, esortando le autorità a prendere misure severe contro i detenuti che infrangono le regole e aggrediscono il personale.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha denunciato l’aumento delle tensioni nelle carceri calabresi e ha chiesto provvedimenti urgenti per proteggere i poliziotti penitenziari. Nel primo quadrimestre del 2024, si sono verificati numerosi incidenti violenti nelle carceri della regione, tra cui 236 episodi di resistenza e ingiurie, 12 proteste collettive e 78 feriti tra i poliziotti.

Capece ha richiesto un inasprimento delle pene per i detenuti che aggrediscono il personale penitenziario e ha sollecitato una presenza più forte dello Stato per ristabilire l’ordine e la sicurezza. “Serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità,” ha concluso, appellandosi ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) per l’adozione di misure efficaci.

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