Dom. Ott 6th, 2024

Paola– Nei giorni scorsi, il Comitato della Croce Rossa Italiana (CRI) di Paola ha ricevuto un’inaspettata notifica di sfratto da parte del Comune di Paola, con l’intimazione a liberare entro il 27 giugno 2024 i locali situati in via Colonne 10, attuali sede legale e operativa dell’organizzazione. La struttura, un tempo Istituto Professionale e di proprietà della Provincia, era stata concessa in comodato d’uso al Comune di Paola. Recentemente, l’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) ha acquistato l’edificio, ma nessuna comunicazione preventiva è stata fatta alla CRI, che ora si trova a dover gestire uno sfratto improvviso.

Le Dichiarazioni del Presidente

Il Presidente del Comitato CRI di Paola, Menotti Scerra, si è immediatamente recato dal Sindaco di Paola per cercare chiarimenti e supporto in merito alla situazione. Purtroppo, il Sindaco ha confermato la mancanza di locali disponibili, anche solo temporaneamente, che possano ospitare le attività della CRI.

Di fronte a questa emergenza, il Comitato ha deciso di incaricare il proprio legale di fiducia, Avv. Luigi Calabria, di richiedere una proroga per il rilascio dei locali, al fine di avere il tempo necessario per trovare una nuova sede adeguata.

L’Impatto sulla Comunità e sulle Attività della CRI

La situazione è particolarmente critica poiché, una volta sfrattati, la CRI avrà a disposizione solo una stanza all’interno del Centro Operativo Comunale di Paola di Protezione Civile. Questo spazio è insufficiente per svolgere tutte le attività quotidiane della CRI, né può contenere le attrezzature, i presidi socio-sanitari, i materiali e i beni destinati alla popolazione vulnerabile.

La sede di via Colonne ospita importanti iniziative, tra cui uno Sportello Sociale che supporta persone vulnerabili distribuendo mensilmente pacchi alimentari e prodotti di prima necessità. Inoltre, sono attivi un progetto di Servizio Civile Universale, il progetto “Tutti Possono” finanziato dalla Regione Calabria e MLPS, che coinvolge persone con disabilità motoria, e una convenzione con l’UEPE per attività di messa alla prova.

Conseguenze per la Popolazione e i Volontari

Le ripercussioni di questo sfratto saranno significative. Oltre 200 persone vulnerabili rischiano di rimanere senza un punto di riferimento fondamentale, e più di 100 volontari della CRI si troveranno senza una sede operativa.

Un Raggio di Speranza: Il Sindaco di Fuscaldo

In mezzo a questa crisi, una nota positiva arriva dal Sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea, che ha risposto prontamente all’appello della CRI di Paola. Il Sindaco Middea si è impegnato a mettere a disposizione un locale adeguato nel più breve tempo possibile, permettendo così alla CRI di trasferirsi e continuare le proprie attività a supporto della comunità.

La situazione rimane comunque critica, e il Comitato CRI di Paola continuerà a lavorare per trovare una soluzione stabile e definitiva che permetta di proseguire le attività essenziali per il territorio. Ringraziando il Sindaco di Fuscaldo per il suo immediato supporto, il Comitato spera che ulteriori istituzioni locali possano intervenire per risolvere questa difficile situazione.

Questo sfratto imprevisto rappresenta un duro colpo per la CRI di Paola, ma grazie alla solidarietà e all’impegno della comunità, c’è speranza di superare questa crisi e continuare a servire chi ha più bisogno.

Condividi l'articolo sui social

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *