Dom. Set 15th, 2024

In una fitta foresta della Sila Grande, nel comune di Casali del Manco, un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Naturali dell’Unical ha vissuto un’avventura che difficilmente dimenticherà. Durante un’attività universitaria, Francesco Martucci, Carmela Francesco Saullo, il dottorando Simone Rovito e il professore Domenico Gargano hanno trovato un cucciolo di lupo appenninico in grave stato di sofferenza. Il piccolo, disidratato e con numerose escoriazioni, era stato attaccato da parassiti ed era destinato a morte certa se non fosse stato per il provvidenziale intervento degli studenti.

Una Scoperta Drammatica

Il cucciolo è stato rinvenuto in una vasca per la raccolta delle acque piovane, dove era probabilmente caduto accidentalmente giorni prima. Senza cibo né acqua, il giovane lupo di circa quattro mesi era in condizioni disperate. Gli studenti, consapevoli della criticità della situazione, hanno immediatamente cercato di contattare le autorità competenti, nonostante le difficoltà orografiche e l’assenza di copertura telefonica.

Un Esempio di Sinergia e Professionalità

Grazie alla determinazione e al coraggio degli studenti, sono riusciti a contattare il Brigadiere Capo del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza, Gianluca Congi, che ha fornito i primi consigli operativi. Successivamente, sotto la direzione del Comandante Maggiore Rosario Marano, la pattuglia della Polizia Provinciale del distaccamento silano è intervenuta rapidamente sul posto. Il Brigadiere Capo Congi e il Luogotenente Giovanni Mancina hanno recuperato e messo in sicurezza il cucciolo, che è stato poi trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Catanzaro.

Il Pronto Intervento Medico

Il dottor Benvenuto Antonio Salvatore, veterinario presso il CRAS, ha prestato le prime cure al giovane lupo, garantendogli un immediato sollievo dalle sue sofferenze. Grazie ai tempestivi contatti con la dottoressa Debora Giordano, responsabile del CRAS di Catanzaro, il cucciolo ha ricevuto tutte le cure necessarie per stabilizzare le sue condizioni.

Un Simbolo di Speranza

L’intervento ha ricevuto il plauso della Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, che ha lodato la sinergia e la professionalità di tutti gli intervenuti, fondamentali per salvare la vita del giovane lupo. «Il lupacchiotto, simbolo per eccellenza delle montagne della Sila, è una specie particolarmente protetta dalla legge ed elemento cruciale per la tutela degli ecosistemi naturali e della biodiversità del nostro Paese», ha dichiarato la Presidente.

Un Futuro Sotto Esame

Il giovane maschio di Canis lupus italicus sarà ora sottoposto a una serie di esami diagnostici per valutare appieno il suo stato di salute. L’augurio è che possa superare questa disavventura e ritornare al più presto nel suo habitat naturale, contribuendo così alla conservazione della specie e al mantenimento dell’equilibrio ecologico delle montagne della Sila.

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