Amantea– Dopo le critiche mosse dagli otto sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 3 (ATS 3) di Amantea, il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, ha deciso di rompere il silenzio e rispondere fermamente alle accuse di arroganza e immobilismo che gli sono state rivolte. Le sue dichiarazioni, forti e decise, difendono l’operato del Comune e respingono le accuse, sottolineando la necessità di rispettare le norme e di difendere la dignità della città di Amantea.
Il Dilemma del Sindaco: Parlare o Non Parlare?
Vincenzo Pellegrino, in apertura della sua dichiarazione, riflette sul dilemma che ha dovuto affrontare di fronte alle accuse ricevute: “Parlare o non parlare? Questo è il problema. Osservare un rigoroso riserbo per non fornire motivazioni pretestuose buone ad incrementare il livello di tensione o lasciare da parte l’aplomb ed evidenziare, nero su bianco, tutte le note e sfumature di questa grottesca vicenda, che nasce da un paradosso e si sviluppa su più pretesti?”.
Il sindaco si domanda se sia più opportuno sopportare pazientemente le accuse di arroganza per non compromettere la possibilità di ristabilire la serenità istituzionale o insorgere e affrontare queste accuse per chiarire la sua posizione: “Sopportare pazientemente tutte le accuse di arroganza e tracotanza per non compromettere la possibilità di ricomporre pacificamente la serenità e l’equilibrio istituzionale o insorgere in ‘armi’ contro queste, affrontandole tutte per chiarire, definitivamente, che viene definita arroganza la freddezza, la determinazione e la fermezza a difendere Amantea contro l’ennesimo tentativo di golpe a suo danno?”.
Difendere Amantea a Ogni Costo
Pellegrino esprime con forza la sua volontà di difendere Amantea da quello che definisce un “tentativo di golpe” che si basa su accuse infondate e su un’interpretazione distorta della norma: “Arrendersi miserevolmente alla voracità ed alle pretese e consentire, così, un mortificante scippo ancor più insano perché basato sull’inganno e sulla artificiosa interpretazione della norma, sulla accusa gratuita e sulle offese personali, alcune anche penalmente rilevanti? O perseverare, per impedire che si calpesti la norma, che si faccia strame di leggi e regolamenti, che si adottino artifizi legali ergendosi a legislatore senza averne lo spessore e la competenza?”.
Il sindaco sottolinea che la sua azione è volta a garantire l’equità e la continuità dei servizi per tutti i cittadini dell’ATS 3, compresi quelli dei comuni limitrofi, e a difendere la credibilità di Amantea: “Per impedire che si offuschi la credibilità e l’operatività di un Comune che tenta strenuamente di guadagnare la sua dignità? Per impedire che Amantea passi per quel luogo insano ove, novella Gomorra, si concepiscono, si progettano e si realizzano azioni malsane a danno di una collettività allargata”.
Un Attacco alla Dignità di Amantea
Pellegrino continua descrivendo le accuse mosse contro il Comune di Amantea come un tentativo di minare la dignità della città, usando l’ATS 3 come pretesto: “Le immotivate accuse lanciate contro gli Uffici finanziari di questo Comune ed i Suoi Componenti, sono aggressioni alle fondamenta di Questa Città. Una sorta di cupio dissolvi, nella segreta speranza di ottenerne l’implosione. Per quale fine? Dopo la tragedia di Temesa il paradosso di Amantea in San Pietro? Siamo seri!”.
Il sindaco conclude questa parte della dichiarazione ribadendo la sua determinazione a non arretrare di fronte a quelle che considera provocazioni e attacchi ingiustificati: “Non torneremo indietro. Costi quel che costi. Contro gli aggressori di oggi così come abbiamo fatto contro gli aggressori di ieri”.
Il Dialogo Proposto e la Reazione dei Comuni
Pellegrino non manca di evidenziare che, durante la Conferenza dei Sindaci tenutasi il 13 agosto presso il Comune di Amantea, è stato proposto un dialogo serio e costruttivo, basato sul rispetto delle norme: “Nella Conferenza dei Sindaci tenutasi in presenza il 13 agosto presso il Comune di Amantea abbiamo caldeggiato il dialogo, il confronto serio e costruttivo, da sviluppare sulle direttive che il rispetto della norma impone. Norme chiarite più volte anche dai Dirigenti Regionali del Dipartimento Welfare e Politiche Sociali”.
Tuttavia, secondo Pellegrino, la risposta degli altri sindaci è stata una “fuga in avanti”, che egli interpreta come una provocazione: “Non abbiamo mostrato nessun muscolo, tranne quello del rispetto della legge che, ribadiamo, è erga omnes. Per tutta risposta registriamo una fuga in avanti degli otto sindaci, fuga che assume i colori della provocazione. Cosa altro può essere, se non una subdola provocazione, l’incontro organizzato presso un noto locale del Centro Cittadino sabato 17 agosto per illustrare fantomatiche perplessità che albergano solo nella loro testa?”.
Indietro Non Si Torna
Il sindaco Vincenzo Pellegrino chiude la sua dichiarazione ribadendo la sua intenzione di non retrocedere e di continuare a difendere i diritti di Amantea e dei suoi cittadini, convinto che il rispetto della legge e della dignità della città sia la priorità: “Se questa strada non si vuole percorrere Amantea non si tirerà indietro. Convinti come siamo che allinearsi a difendere i diritti della collettività, tutta, anche quella dei cittadini delle comunità del Comprensorio di Amantea che questa scelta scellerata in ragione di un personale interesse pone in seria discussione, è gesto di estremo senso di civile responsabilità. INDIETRO NON SI TORNA”.
Le parole di Pellegrino rappresentano un chiaro messaggio: la città di Amantea non intende cedere di fronte alle pressioni esterne e continuerà a difendere la propria posizione con determinazione.